Carissimi,
vi ricordo che domani sera (6 GIUGNO 2011) alle 19:30
ci saranno la cena e la veglia
con ragazzi, genitori, padrini e madrine!!!
Vi aspettiamoooooooooooooo!!!!
eccoci qua!
domenica 5 giugno 2011
sabato 4 giugno 2011
Si cercano GIOVANI!!!!!
Si cercano giovani…
Si cercano per la Chiesa giovani,senza paura del domani,
senza paura dell'oggi.
Si cercano per la Chiesa giovani,
capaci di vivere insieme agli altri,
di lavorare insieme,
di piangere insieme,
di ridere insieme,
di amare insieme,
di sognare insieme.
Si cercano per la Chiesa giovani,
che abbiano nostalgia di Dio,
che abbiano nostalgia della Chiesa,
nostalgia della gente,
nostalgia della povertà di Gesù,
nostalgia dell'obbedienza di Gesù.
Si cercano per la Chiesa giovani,
capaci di vivere per la Chiesa,
giovani capaci di diventare ministri di Cristo,
profeti di Dio,
Si cercano per la Chiesa giovani.
Santi subito?!? Sììììì!!! - Pier Giorgio Frassati
Pier Giorgio Frassati
Pier Giorgio Frassati nacque a Torino il 6 aprile 19 01,
Sabato Santo. Quando, fanciullo, apprese i primi racconti del Vangelo, Pier Giorgio ne restò colpito, a volte in modo così profondo da diventare protagonista di gesti inattesi in un bimbo tanto piccolo. Dopo l’infanzia venne istruito con la sorella privatamente, e successivamente fu avviato alle scuole statali, ma Pier Giorgio in questi primi studi non mostrava molta attenzione, tanto che un anno fu bocciato. Vista la non brillante carriera scolastica, la famiglia lo affidò al salesiano don Cojazzi che oltre ad insegnargli la letteratura lo accosterà alla spiritualità cristiana.
Sabato Santo. Quando, fanciullo, apprese i primi racconti del Vangelo, Pier Giorgio ne restò colpito, a volte in modo così profondo da diventare protagonista di gesti inattesi in un bimbo tanto piccolo. Dopo l’infanzia venne istruito con la sorella privatamente, e successivamente fu avviato alle scuole statali, ma Pier Giorgio in questi primi studi non mostrava molta attenzione, tanto che un anno fu bocciato. Vista la non brillante carriera scolastica, la famiglia lo affidò al salesiano don Cojazzi che oltre ad insegnargli la letteratura lo accosterà alla spiritualità cristiana.
I Frassati erano una delle famiglie più in vista della città, di estrazione alto-borghese. Il padre Alfredo era proprietario del quotidiano «La Stampa», ma Pier Giorgio, che non voleva i soldi di suo padre, aveva dichiarato pubblicamente che la sua eredità l’avrebbe divisa tutta con i poveri. Per essi aveva intrapreso gli studi molto difficili di ingegneria per diventare ingegnere minerario e così potersi dedicare al servizio di Cristo fra i minatori, tra i più derelitti degli operai.
Come membro della Conferenza di S. Vincenzo visitare le famiglie più bisognose per portarvi conforto e aiuto materiale. Vi si recava generalmente al mattino, prima delle lezioni all’Università, oppure nelle uscite serali, carico di pacchi, vincendo con la carità l’umana ripugnanza che si accompagnava al tanfo nauseante di certi tuguri.
Dinamico, volitivo, pieno di vita, Pier Giorgio amava i fiori e la poesia, le scalate in montagna. Spesso raggiungeva a piedi il Santuario della Madonna di Oropa, il grande tempio mariano del Piemonte. Nel ritorno verso casa recitava il Rosario lungo la via, ad alta voce, cantando le Litanie. Pier Giorgio amava anche comporre dei rosari con i semi di una pianta di Pollone, che poi regalava agli amici.
Pier Giorgio, da fervente discepolo di San Domenico, recitava ogni giorno il Rosario, che portava sempre nel taschino della giacca, non esitando a tirarlo fuori in qualsiasi momento per pregare, anche in tram o sul treno, persino per strada. "Il mio testamento - diceva, mostrando la corona del Rosario - lo porto sempre in tasca".
Il 30 giugno 1925 Pier Giorgio accusa degli strani malesseri, emicrania e inappetenza: non è una banale influenza, ma una poliomielite fulminante che lo stronca in soli quattro giorni, il 4 luglio, tra lo sconcerto e il dolore dei suoi familiari e dei tanti amici e conoscenti, a soli 24 anni. Sulla sua scrivania, accanto ai testi universitari, erano aperti l’Ufficio della Madonna e la vita di Santa Caterina da Siena. Nasceva alla vita del Cielo di sabato, giorno mariano, così come anche di sabato, il Sabato Santo di ventiquattro anni prima, era venuto al mondo. È stato beatificato da Giovanni Paolo II il 20 maggio 1990.
Un giorno ad un amico confidava:
”Dopo l’affetto dei genitori e delle sorelle, uno degli aspetti più belli è quello dell’amicizia; e io ogni giorno dovrei ringraziare Dio perché mi ha dato amici così buoni che formano per me una guida preziosa per tutta la vita. Quando ci troviamo di fronte ad anime così belle non possiamo non riscontrare in esse un segno evidente dell’esistenza di Dio”.
Il 30 giugno 1925 Pier Giorgio accusa degli strani malesseri, emicrania e inappetenza: non è una banale influenza, ma una poliomielite fulminante che lo stronca in soli quattro giorni, il 4 luglio, tra lo sconcerto e il dolore dei suoi familiari e dei tanti amici e conoscenti, a soli 24 anni. Sulla sua scrivania, accanto ai testi universitari, erano aperti l’Ufficio della Madonna e la vita di Santa Caterina da Siena. Nasceva alla vita del Cielo di sabato, giorno mariano, così come anche di sabato, il Sabato Santo di ventiquattro anni prima, era venuto al mondo. È stato beatificato da Giovanni Paolo II il 20 maggio 1990.
Un giorno ad un amico confidava:
”Dopo l’affetto dei genitori e delle sorelle, uno degli aspetti più belli è quello dell’amicizia; e io ogni giorno dovrei ringraziare Dio perché mi ha dato amici così buoni che formano per me una guida preziosa per tutta la vita. Quando ci troviamo di fronte ad anime così belle non possiamo non riscontrare in esse un segno evidente dell’esistenza di Dio”.
Santi subito?!? Sììììì!!! - Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II
1. Non abbiate paura della vostra giovinezza e di quei profondi desideri che provate di felicità, di verità, di bellezza e di durevole amore!
Giovanni Paolo II, Messaggio per la XVIII Giornata mondiale della pace
2. Non abbiate paura e non stancatevi mai di ricercare le risposte vere alle domande che vi stanno di fronte. Cristo, la verità, vi farà liberi!
Giovanni Paolo II, Messaggio per la XVIII Giornata mondiale della pace
3. Non abbiate paura di proclamare, in ogni circostanza il Vangelo della Croce. Non abbiate paura di andare controcorrente!
Giovanni Paolo II, Omelia – 4 Aprile 2004
4. Non abbiate paura di aspirare alla santità! Del secolo che volge al suo termine e del nuovo millennio fate un'era di uomini santi!
Giovani Paolo II, Omelia – 16 giugno 1999
5. Non abbiate paura, perché Gesù è con voi! Non abbiate paura di perdervi: più donerete e più ritroverete voi stessi!
Giovanni Paolo II, Discorso ai giovani di Roma – 21 marzo 1997
6. Non abbiate paura di Cristo! Fidatevi di lui fino in fondo! Egli solo "ha parole di vita eterna". Cristo non delude mai!
Giovanni Paolo II, Discorso ai giovani di Poznan – 3 Giugno 1997
7. Non abbiate paura di dire "sì" a Gesù e di seguirlo come suoi discepoli. Allora i vostri cuori si riempiranno di gioia e voi diventerete una Beatitudine per il mondo. Ve lo auguro con tutto il mio cuore.
Giovanni Paolo II, Saluto ai giovani – 24 Marzo 2000
8. Non abbiate paura di aprire le porte a Cristo! Sì, spalancate le porte a lui! Non abbiate paura!
Giovanni Paolo II, Discorso a Tor Vergata– 15 Agosto 2000
Santi subito?!? Sììììì!!! - Gianna Beretta Molla
Gianna Beretta Molla
Estremamente limpida, estremamente graziosa. Così appare la dottoressa Gianna Beretta all’ingegnere Pietro Molla nei primi incontri. Si conoscono nel 1954 e si sposano a Magenta il 24 settembre 19 55.
Gianna, la penultima degli otto, nata nella casa dei nonni a Magenta, è medico chirurgo nel 1949 e specialista in pediatria nel 1952. Continua però a curare tutti, specialmente chi è vecchio e solo. Medico a 360 gradi. Per lei tutto è dovere, tutto è sacro: "Chi tocca il corpo di un paziente", dice, "tocca il corpo di Cristo". I coniugi vivono la robusta tradizione religiosa familiare (Messa e preghiera quotidiana, vita eucaristica) inserendola felicemente nella modernità. Gianna ama lo sport (sci) e la musica; dipinge, porta a teatro e ai concerti il marito, grande dirigente industriale sempre occupato. Vivono a Ponte Nuovo di Magenta, e lei arricchisce di novità gioiose anche la vita della locale Azione cattolica femminile: i “ritiri” sono momenti di forte interiorità, e lei vi aggiunge occasioni continue di festa: è davvero la collaboratrice della loro gioia.
Gianna, la penultima degli otto, nata nella casa dei nonni a Magenta, è medico chirurgo nel 1949 e specialista in pediatria nel 1952. Continua però a curare tutti, specialmente chi è vecchio e solo. Medico a 360 gradi. Per lei tutto è dovere, tutto è sacro: "Chi tocca il corpo di un paziente", dice, "tocca il corpo di Cristo". I coniugi vivono la robusta tradizione religiosa familiare (Messa e preghiera quotidiana, vita eucaristica) inserendola felicemente nella modernità. Gianna ama lo sport (sci) e la musica; dipinge, porta a teatro e ai concerti il marito, grande dirigente industriale sempre occupato. Vivono a Ponte Nuovo di Magenta, e lei arricchisce di novità gioiose anche la vita della locale Azione cattolica femminile: i “ritiri” sono momenti di forte interiorità, e lei vi aggiunge occasioni continue di festa: è davvero la collaboratrice della loro gioia.
Nascono i figli: Pierluigi nel 1956, Maria Rita (Mariolina) nel 1957, Laura nel 1959. Settembre 1961, quarta gravidanza, ed ecco la scoperta di un fibroma all’utero, ecco l’ospedale, la gravità sempre più evidente del caso, la prospettiva di rinuncia alla maternità per non morire. E per non lasciare soli tre orfani. Ma Gianna ha la sua gerarchia di valori, che colloca al primo posto il diritto a nascere. E così decide: a prezzo della sua vita e del dolore dei suoi, a dispetto di tutto, Gianna Emanuela nasce, e sua madre può ancora tenerla tra le braccia, prima di morire il 28 aprile 19 62. Una morte che è un messaggio luminoso d’amore. Ma ogni giorno della sua esistenza era stato già vissuto da Gianna nella luce. Proclamandola beata in Roma il 24 aprile 1994 , Giovanni Paolo II ha voluto esaltare, insieme all’eroismo finale, la sua esistenza intera, l’insegnamento di tutta una vita. Così parla per lei Gianna Emanuela, la figlia nata dal suo sacrificio: "Sento in me la forza e il coraggio di vivere, sento che la vita mi sorride". E vuole rendere onore alla mamma, "dedicando la mia vita alla cura e all’assistenza agli anziani".
E' stata proclamata santa da Giovanni Paolo II il16 maggio 2004 .
E' stata proclamata santa da Giovanni Paolo II il
Santi subito?!? Sììììì!!! - Alberto Marvelli
Alberto Marvelli
Alberto pregava non solo nella sua cameretta o affidando al diario le sue preghiere, ma pregava in chiesa, pubblicamente, dove tutti potevano vederlo.
“Al mattino per tempo notavo Alberto inginocchiato, immerso nella preghiera nei primi banchi vicino all’altare”.
“In chiesa egli era un altro: stava davanti al Sacramento dell’Eucarestia esposto, per ore inginocchiato e immobile”.
“Prima di ciascuna adunanza o incontro di azione Cattolica , nella sede diocesana, si faceva l’adorazione in cappella: quando usciva appariva estasiato e infuocato in viso”.
In Alberto preghiera e azione sono modalità diverse di un unico impegno di vita spirituale. Preghiera e azione si fondono nel compimento della volontà di Dio e della comunione con Lui: attraverso la preghiera partecipa all’essere e al progetto di Dio; attraverso l’azione partecipa all’agire di Dio nella storia. Nella vita di Alberto non ci fu frantumazione o discontinuità, ma unità profonda. Nell’agire apostolico, con libertà e generosità, realizza l’unità interiore fra preghiera e azione, sotto la guida dello Spirito Santo.
domenica 22 maggio 2011
I doni dello Spirito Santo - Consiglio & Fortezza
Ecco i doni dello Spirito Santo di questa settimana!
Ehi: lo sai che questi doni non finiscono mai?
Non avere paura di usarli, non si sciupano: anzi, più ne chiedi e più te ne arrivano, più li usi e più crescono... il Signore ci stupisce sempre con l'abbondanza dei suoi doni!!!!!!
CONSIGLIO E FORTEZZA
A cosa “serve” il CONSIGLIO?
A scegliere la strada giusta,
a rispondere alla voce di Dio,
a collaborare con Dio,
a realizzare un grande progetto: la tua vita!!!
A cosa “serve” la FORTEZZA?
Ad avere coraggio,
a testimonia re la fede,
ad aiutare chi è scoraggiato,
a resistere alle prove.
Invoca spesso li Spirito Santo perché ti riempia il cuore di questi doni!
Non ti vengono le parole?!?
Ecco qui una preghiera che puoi fare tua!
Donami Consiglio
e Fortezza
Spirito Santo,
tu sei dispensatore di doni.
Donami il consiglio e la fortezza.
Consigliami sempre,
come un padre buono,
come una madre premurosa,
come un amico fidato.
Aiutami a capire
che ciò che è più facile
non sempre è utile;
che ciò che è utile adesso
non sempre lo è per dopo.
Aiutami a capire che spesso
lasciare e rinunciare
significa avere di più.
Spirito Santo, donami la forza
per affrontare i momenti
brutti e difficili,
per condividere i momenti
belli e gioiosi.
domenica 15 maggio 2011
Sapienza e Intelletto
A cosa “serve” la SAPIENZA?
A riconoscere l’opera di Dio,
a gustare il bello delle cose di Dio,
ad imparare a pensare come Gesù,
A vivere la vita come piace a Dio.
A cosa “serve” l’INTELLETTO?
Ad andare in profondità,
a meditare,
a riflettere,
a contemplare.
Invoca spesso li Spirito Santo perché ti riempia il cuore di questi doni!
Non ti vengono le parole?!?
Ecco qui una preghiera che puoi fare tua!
Donami Sapienza e Intelligenza
Spirito Santo,
tu sei dispensatore di doni.
Donami l’intelletto e la sapienza.
Donami l’Intelletto
per essere capace di leggere
sotto l’apparenza delle cose,
per non lasciarmi ingannare
da ciò che luccica,
ma non è importante;
da ciò che fa rumore,
ma non è vero.
Donami la Sapienza
per avere il gusto
delle cose buone,
vere e belle;
per capire e praticare
la parola di Gesù,
non come un peso,
ma con gioia.
Donami la sapienza
per scoprire,
in tutte le tue creature
i riflessi della tua bellezza
e la tenerezza del tuo amore.
I doni dell Spirito Santo
Lo Spirito Santo, oltre che essere un dono, è anche portatore di doni, dei sette doni. Sette doni…, cioè, nel linguaggio della Bibbia, tutti i doni che Dio ci può dare!
Questi doni non finiscono mai, non si esauriscono, più li chiediamo e più li “usiamo”, vedrete, aumentano!!!
Non smettiamo mai di chiedere allo Spirito Santo i suoi doni, perché rendano sempre la nostra vita bella, ricca e dono per gli altri!!!
1 - Sapienza
2 - Intelletto
3 - Consiglio
4 - Fortezza
5 - Scienza
6 - Pietà
7 - Santo Timor di Dio
Pregare lo Spirito Santo
E’ importante pregare lo Spirito Santo che è in noi, perché i sacramenti, a cominciare dal Battesimo, lo portano dentro di noi, e perché Dio Padre è sempre pronto a ricaricarcelo quando glielo chiediamo!!!
Lo Spirito Santo è come il VENTO GAGLIARDO che, nel giorno di Pentecoste, riempie la casa dove gli apostoli erano riuniti.
Lo Spirito Santo è come il FUOCO che, sempre nella mattina di Pentecoste, subito dopo il vento scende sui dodici apostoli impauriti e li spinge fuori a predicare coraggiosamente Gesù Risorto.
Lo Spirito Santo è come la COLOMBA che scende su Gesù quando esce dall’acqua del fiume Giordano, dopo essere stato battezzato da Giovanni.
Per pregare lo Spirito Santo basta mettersi davanti agli occhi queste immagini straordinarie. Le guardiamo, riflettiamo su cosa esse sono e su cosa producono, e preghiamo lo Spirito Santo!
Avviso importante per i genitori!!!
Cari genitori,
Vi invito al nostro prossimo appuntamento:
martedì 24 maggio 2011 ore 20:45 in parrocchia
Importantissimo: non mancate, perché parleremo del ritiro!!!!
Vi aspetto! Grazieeeee!
Chicca
lunedì 2 maggio 2011
Incontro del 29 aprile: i Sacramenti
I Sacramenti
Ciao a tutti!!!
Il 29 aprile abbiamo parlato dei sacramenti…
… ma… che cosa è un sacramento?!?
Ognuno di voi ha detto la sua e tutto in qualche modo era giusto!
Vi elenco le vostre risposte:
Si tratta di una cosa sacra
azione verso Cristo
legame
Idea
rito
azioni che ti portano a Cristo
Gesto
benedizione
festa
gradini
incontro più intimo con Gesù
Quante cose interessanti avete detto!!!
Abbiamo quindi sfogliato la nuova edizione del catechismo per i più giovani (YOUCAT: Youth Catechism, di Papa Benedetto XVI) e abbiamo cercato una definizione:
Intanto un sacramento rende visibile una realtà invisibile
L’inventore dei sacramenti è Gesù
I protagonisti sono sicuramente Dio e la persona che riceve il sacramento, attraverso l’azione luminosa dello Spirito Santo!
“Tutti i sacramenti sono un incontro con Cristo che è il primo sacramento.
Ci sono sacramenti dell’iniziazione, che introducono alla fede: Battesimo, Confermazione ed Eucaristia.
Ci sono sacramenti di guarigione: Confessione e Unzione degli Infermi.
Ci sono poi sacramenti al servizio della comunione: Matrimonio e Ordinazione.
Quest’anno riceveremo la CONFERMAZIONE (la CRESIMA), attraverso cui Cristo ci dona il suo Spirito!
Che avventura!!!!!
la prossima volta conosceremo meglio questa Persona della Trinità e sapremo che doni ci farà dal giorno della nostra Cresima in poi!!!
NON MANCATEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!
Avviso
Carissimi Ragazzi di II media,
ciao a tutti!!!!
Come vi ho anticipato la settimana scorsa non ci sarò il prossimo fine settimana (6-7-8 maggio), perchè andrò a Roma). Il nostro prossimo incontro quindi sarà per venerdì 13 maggio e domenica 15 maggio!
Mi raccomando: da ora in avanti è importantissimissimo esserci sempre, sia alla S.Messa, che all'incontro!
Intanto... buon tempo di Pasqua a tutti voi e alle vostre famiglie!!!!!
Un abbraccio forte!
ciao a tutti!!!!
Come vi ho anticipato la settimana scorsa non ci sarò il prossimo fine settimana (6-7-8 maggio), perchè andrò a Roma). Il nostro prossimo incontro quindi sarà per venerdì 13 maggio e domenica 15 maggio!
Mi raccomando: da ora in avanti è importantissimissimo esserci sempre, sia alla S.Messa, che all'incontro!
Intanto... buon tempo di Pasqua a tutti voi e alle vostre famiglie!!!!!
Un abbraccio forte!
Chicca
domenica 17 aprile 2011
lavanda dei piedi
ASCOLTIAMO LA SUA PAROLA
Giovanni 13: La lavanda dei piedi
[1]Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. [2]Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, [3]Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, [4]si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. [5]Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto. [6]Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». [7]Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo». [8]Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». [9]Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!». [12]Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto? [13]Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. [14]Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. [15]Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi.
COMMENTO AL DIPINTO
Ø Entrambi inchinati, Gesù è servo a pieno titolo, inchinato tanto che il suo volto è riflesso nel catino
Ø Le mani di Pietro: la destra con la testa sembrano un voler accogliere e stringere Gesù; la sinistra sembra voler rifiutare il gesto di Gesù
Ø Pietro non vede il volto “capirai dopo”(Gv 13,7). Non conta capire, ma sperimentare. Lui sperimenta la dignità che Gesù dona a lui: vedi il volto luminoso di Pietro
Ø Lo sguardo di Pietro sembra rivolto ai piedi di Gesù, un po’ smisurati ma dicono “come ho fatto io …”(Gv 13,15).
Ø Pane e vino … vita donata, la sua presenza …
Ø Koder per rappresentare Dio usa il blu che poi qui è in contrasto con il marrone: la compresenza del terreno abitato dal divino
RIFLESSIONE PERSONALE
Gesù è venuto per servire: in cosa riconosci di esser stato da lui servito nella tua vita?
Pietro contemporaneamente accoglie e rifiuta Gesù: nel tuo cuore quali resistenze e quali accoglienze hai nei confronti di Gesù?
"Come ho fatto io … “: cosa vuoi imparare da Gesù adesso nella tua vita?
Esprimi un tuo pensiero su queste parole:
<<E’ quando donate voi stessi che date veramente.
Ci sono quelli che danno poco del molto che hanno
e lo danno per essere ricambiati;
e questo nascosto desiderio guasta i loro doni.
E ci sono quelli che hanno poco e lo danno tutto;
essi credono alla vita, e alla generosità della vita,
e il loro scrigno non è mai vuoto.
Ci sono quelli che danno con gioia, e questa gioia è la loro ricompensa.
Attraverso le mani di ognuno di essi Dio parla
e dietro i loro occhi sorride alla terra.
E' bene dare quanto ci viene chiesto,
ma è meglio dare senza che nulla ci venga chiesto,
comprendendo i bisogni degli altri>>.
Gibran
Scrivi una tua preghiera che reciterai o leggerai ad alta voce (può essere di lode, di ringraziamento, di richiesta di perdono, per una persona particolare …)
Cosa porterai via con te da questa meditazione?
sabato 9 aprile 2011
Quinta domenica di Quaresima
Questo è il Vangelo della quinta domenica di Quaresima...
... leggiamolo attentamente (anche se è un po' lunghetto...) e cerchiamo di capire cosa vuole dire alla nostra vita di ragazzi di II media.
Leggiamo anche i quotidiani e cerchiamo di capire di fronte a quali situazioni Gesù si commuoverebbe e di fronte a quali altre situazioni ci verrebbe da chiedere:
"Signore, dove sei?"
Il Signore c'è sempre e sempre ci accompagna.
Liturgia della Parola
Ez 37,12-14; Sal 129; Rm 8,8-11; Gv 11,1-45
…è ascoltata
In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!». Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo». Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro. Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?». Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare». Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.
…è pregata
Signore, Tu che sei l’amore, insegnaci ad amare come solo Tu sai fare. Fa’ che riesca ad accantonare inutili egoismi e fa crescere in me il desiderio di mettermi a disposizione del prossimo con amore incondizionato. Amen.
…mi impegna
Oggi cercherò di vincere tutti gli imbarazzi che mi impediscono di dire alle persone a me care quanto voglio loro bene.
Cosa posso fare da qui alla Pasqua....
Qualche suggerimento interessante...
Da qui alla Pasqua…
… che posso fare?!?
- cose + amore!!!
Il denaro…
… rinuncio a spendere soldi solo per me stesso, ma provo a risparmiare per aiutare qualche povero, oppure per comprare qualcosa di utile per la casa, per la scuola o per la parrocchia.
I vestiti e le scarpe…
.. rinuncio alla firma a tutti i costi e provo a esprimere la mia originalità vestendomi senza essere schiavo della moda.
La tv o il lettore mp3…
… rinuncio a utilizzarli da solo, provo a vedere la tele o ad ascoltare la musica insieme agli altri, in famiglia o con gli amici.
Avvisi per la Settimana Santa
La Settimana Santa è la settimana più importante per noi cristiani, quindi invito voi e le vostre famiglie a celebrare insieme questi momenti!!!
Avvisi per la Settimana Santa
Mercoledì 20 aprile
Via crucis alle ore 20:45 dal piazzale del Conad fino a San Giovanni Bono con il vescovo Douglas
Giovedì 21 aprile
ore 20:00 in parrocchia
Messa in Cena Domini
Venerdì 22 aprile
ore 14:45 in parrocchia
Via Crucis dei ragazzi del catechismo
Sabato 23 aprile
pomeriggio: confessioni e prove canti
ore 20:30 Santa Messa di Pasqua!
Domenica 24 aprile
ore 11:00 Santa Messa di Pasqua!
mercoledì 6 aprile 2011
Preghiera della sera - parte 3
Tempo di ricarica!…Preghiera della sera
Eccoci ad un nuovo appuntamento “serale!
Questa è stata una settimana intensa, ricca di incontri e di riflessioni.
Spero tu non dimentichi nulla e faccia tesoro di quanto vissuto.
Continua l’esperienza della preghiera della sera: affida tutto te stesso, tutta te stessa, al Signore…
Buon cammino!!!
Trova un posto silenzioso: la tua camera va benissimo!
Fai silenzio per pochi secondi e inizia la tua preghiera con un segno della croce.
Pensa alla tua giornata e chiediti:
Per quali incontri o esperienze oggi desidero ringraziare il Signore?
Per quali gesti, azioni, silenzi desidero chiedere perdono?
Poi leggi il brano di domenica del Vangelo (domenica 20 abbiamo letto Gv 9,1-41)
Concludiamo la nostra giornata con la preghiera della sera dove ringraziamo ancora il Signore per la giornata e gli chiediamo di proteggerci e custodirci sempre con il suo amore.
Preghiera della sera
Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore.
Ti ringrazio d'avermi creato,
fatto cristiano e conservato in questo giorno.
Perdonami il male oggi commesso, e se qualche bene ho compiuto, accettalo.
Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli.
La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari.
Amen.
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