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sabato 4 giugno 2011

Santi subito?!? Sììììì!!! - Alberto Marvelli

Alberto Marvelli



Alberto pregava non solo nella sua cameretta o affidando al diario le sue preghiere, ma pregava in chiesa, pubblicamente, dove tutti potevano vederlo.
 “Al mattino per tempo notavo Alberto inginocchiato, immerso nella preghiera nei primi banchi vicino all’altare”.
“In chiesa egli era un altro: stava davanti al Sacramento dell’Eucarestia esposto, per ore inginocchiato e immobile”.
“Prima di ciascuna adunanza o incontro di azione Cattolica , nella sede diocesana, si faceva l’adorazione in cappella: quando usciva appariva estasiato e infuocato in viso”.
In Alberto preghiera e azione sono modalità diverse di un unico impegno di vita spirituale. Preghiera e azione si fondono nel compimento della volontà di Dio e della comunione con Lui: attraverso la preghiera partecipa all’essere e al progetto di Dio; attraverso l’azione partecipa all’agire di Dio nella storia. Nella vita di Alberto non ci fu frantumazione o discontinuità, ma unità profonda. Nell’agire apostolico, con libertà e generosità, realizza l’unità interiore fra preghiera e azione, sotto la guida dello Spirito Santo.

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